Il 2023 si chiude con il 41,1% di pagatori puntuali, mentre i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo raggiungono il 9,6%, confermando il trend del trimestre precedente,  a differenza dello stesso periodo del 2022 nel quale si rileva una crescita dei ritardi con oltre i 30 giorni dalla scadenza, che passano dal 9,1% nel quarto trimestre 2022 al 9,6% dell’analogo periodo del 2023.

ANALISI PER AREA GEOGRAFICA
Il Nord Est è l’area geografica dove le aziende sono più affidabili con il 47,7% di pagamenti effettuati a scadenza, seguito da Nord Ovest (47,6%), Centro (37,7%), Sud e Isole (28,6%).
Per quanto riguarda i ritardi gravi, il Nord Est risulta essere il più virtuoso con solo il 6,5% di grandi ritardatari, contro il 7,1% del Nord Ovest, il 10,8% del Centro e il 15% di Sud e Isole.
Restringendo il campo dell’analisi le regioni più puntuali sono la Lombardia (con il 51,4%), seguita dalla Emilia-Romagna (con il 48,8%) e il Veneto (con il 47,6%).
Per quanto riguarda le altre regioni  si posizionano sopra il 41,1% (media italiana) le  Marche (46,3%), Trentino-Alto Adige (46,1%), Friuli-Venezia Giulia (45,7%), Piemonte (43,9%) e Toscana (41,7%).
In fondo alla classifica le regioni meno virtuose, con le più basse percentuali di pagamenti regolari, sono la Campania (con il 28,5%), la Sicilia (con il 23,1%) e la Calabria (con il 25%).

TEMPI MEDI PAGAMENTO
 Un andamento che si riflette anche sui tempi medi di pagamento che vanno dai 68 giorni nel Nord Est e Nord Ovest, ai 70 del Centro, per finire con i 71 di Sud e Isole.
I tempi medi di pagamento più lunghi sono: Calabria (76), Lazio (74) e Sardegna (73).
Per contro le regioni più virtuose sono il Trentino-Alto Adige e la Liguria (61).

I tempi medi di pagamento vanno dai 69 giorni per le piccole e grandi imprese ai 64 delle microaziende e ai 70 delle medie.
I ritardi oltre i 30 giorni per settore merceologico sono:
Ristoranti e bar (19,9%)
Industrie alimentari (12,3%)
Agricoltura e allevamento (10,9%)
Edilizia (10,5%)
Servizi per le persone (10,3%)
Commercio al dettaglio (10,1%).

Per contro i settori con minor ritardi oltre il 30 giorni:
Industrie dei macchinari, attrezzature elettriche ed elettroniche (4,1%)
Industrie della carta (3,4%)
Industrie della gomma (3,1%)
Rispetto al trimestre precedente si osserva una crescita dei ritardi gravi del 19,5% per le Industrie chimiche e del 17,2% per le Industrie della carta.
Estremamente eterogenei i tempi medi di pagamento dei diversi settori: si passa, infatti, dai 94 giorni delle Industrie della ceramica ai 36 giorni dei Servizi per le persone.

 DIFFERENZE PER DIMENSIONE AZIENDA
Maggiore è la dimensione dell’azienda, minore è la puntualità nei pagamenti.
Considerando le dimensioni, le grandi aziende sono le meno puntuali con una percentuale di affidabilità del 15,3%, mentre le imprese medie si attestano al 28,2%, le piccole al 38,1% e le micro al 43%.
Per quanto riguarda però le micro imprese va rilevato che se da un lato presentano una puntualità migliore rispetto alle altre categorie, dall’altro hanno anche la percentuale più alta di ritardi oltre i 30 giorni dalla scadenza (10,5%), valore che scende nel caso delle realtà piccole (6,4%), medie (4,7%) e grandi (3,9%).