Regione Veneto: un progetto ed un manuale per ripartire in sicurezza nelle aziende.
Estratto del comunicato n° 574 (AVN) Venezia, 17 aprile 2020
Riaprire sì, il prima possibile rispettando i responsi degli esperti, ma anche creando le condizioni per una estrema sicurezza sanitaria, prima di tutto per i lavoratori e per tutti coloro che, a diverso titolo, frequenteranno le aziende, dai titolari ai fornitori.
E’ questa la linea tracciata dal Progetto “FASE 2 – Riapertura delle Attività Produttive” in Veneto, elaborato e definito dalla Regione del Veneto (Direzione Prevenzione e Direzione ICT e Agenda Digitale) e da Azienda Zero, posto sul tavolo del confronto con le parti sociali.
Il Progetto, particolarmente dettagliato, ha tre obiettivi principali:
- supportare le aziende nella fase della riapertura delle attività produttive;
- definire una serie di linee guida di prevenzione per garantire la salute pubblica attraverso il “manuale della riapertura”;
- acquisire evidenze scientifiche realizzando un Progetto Pilota su una ventina di aziende del territorio (per un numero complessivo di 3 mila lavoratori coinvolti e con il coinvolgimento dei medici del lavoro) per raccogliere precise indicazioni epidemiologiche, organizzative e di processo per aggiornare passo dopo passo il “manuale”.
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia afferma che: “è ormai chiaro che con questo virus si deve imparare a convivere, perché ne avremo a che fare a lungo.
Ma l’economia, nel frattempo, non può e non deve morire.
Con questo piano riteniamo di aver equilibrato due esigenze primarie come la salute della gente e la ripresa del lavoro.
Abbiamo pensato prima di tutto ai lavoratori, perché saranno loro il vero cuore della ripartenza e per nessun motivo al mondo dovranno essere esposti a rischi inutili.
Se non si è in grado di garantirli, allora non si apra”.
E’ un Piano che sarà aggiornato in corso d’opera, mano a mano che emergeranno nuove necessità e il Progetto sperimentale darà le sue indicazioni.
La Regione Veneto si propone di non far mancare supporto diretto e assistenza medico-scientifica.
Il manuale rappresenta una evoluzione delle indicazioni internazionali e nazionali e le traduce in una semplice linea d’azione per aiutare le aziende a garantire la riapertura in sicurezza.
Per farlo si attiveranno tre fasi:
- l’individuazione in ogni azienda di un Covid-Manager come figura di riferimento dell’intero processo;
- La definizione di un piano aziendale dei “rischi Covid”;
- La definizione e applicazione rigorosa di dieci indicazioni operative da attuare in azienda:
- Igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro.
- Informazione e formazione di tutto il personale.
- Incentivazione di smart working e limitazione delle occasioni di contatto.
- Rilevazione della temperatura corporea di lavoratori, fornitori, visitatori.
- Obbligo di utilizzo di guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
- Mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro (criterio di distanza “droplet”) sia nelle postazioni di lavoro che negli ambienti comuni.
- Rigorosa igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie.
- Uso razionale dei test diagnostici.
- Tutela dei lavoratori più vulnerabili.
- Gestione degli eventuali casi di positività.
La Regione Veneto, inoltre, attiverà direttamente alcuni significative azioni di supporto delle aziende, tra le quali:
- Un supporto di informazione e formazione, e tutorial per i datori di lavoro, per i Covid-Manager e per il lavoratori.
- Un sistema di verifica accessibile alle singole imprese che mette a disposizione i “livelli di rischio” dei lavoratori, ottenuti dal sistema di biosorveglianza regionale come, ad esempio, lavoratori non reintegrabili per positività o isolamento o lavoratori reintegrabili con associato il profilo di rischio.
- Predisposizione di un eventuale sistema di comunicazione diretta, tramite APP, per i lavoratori con finalità informative, di autodiagnosi, e con altre funzionalità che potranno essere attivate sulla base dell’evoluzione dello scenario.