Oggi 18 Maggio 2020 la “Fase 2” entra nel vivo; target liquidità: essenziale porre attenzione al recupero crediti e a gestire eventuali debiti.
La pandemia ha portato con sé non solo problemi sanitari ma ha anche creato una importante crisi che ha colpito tutti i settori economici a livello mondiale.
Oltre alla mancata produzione e commercializzazione, già da oltre due mesi si è manifestato il problema delle insolvenze che è andato ad aggiungersi ai mancati introiti per la forzata inattività.
Mai come ora è fondamentale gestire correttamente e con forza il duplice problema: incassare gli insoluti e gestire i debiti.
Le imprese, soprattutto quelle di minor dimensione, tendono a fare tutto da sole, in casa secondo il principio di gestione autonoma, ma questa impostazione può rilevarsi un errore fatale.
Il recupero dei crediti stragiudiziale e giudiziale è il modo più veloce per ottenere il saldo delle proprie fatture, fondamentale è rivolgersi a strutture serie, presenti da tempo sul mercato, referenziate.
Si potranno così ottenere tutti i vantaggi di un servizio fondamentale per mantenere la liquidità aziendale e a costi molto contenuti.
La ristrutturazione e la gestione dei debiti è una procedura che prevede un accordo con il quale le condizioni originarie di un debito o di un prestito (tassi, scadenze, periodo di garanzia) vengono modificate per alleggerire l’onere del debitore.
La procedura viene eseguita ai fini del risanamento dell’impresa o al fine di poter gestire una liquidazione su base concordata con i creditori.
Dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria il professionista gestirà i rapporti con fornitori, banche, enti fiscali e previdenziali, sollevando l’imprenditore da tali incombenze.
In tal senso vi invitiamo a visitare i seguenti link che potranno esservi utili per comprendere l’utilità di detti servizi:
https://www.euroexecutive.it/recupero-stragiudiziale/
https://www.euroexecutive.it/ristrutturazione-gestione-debiti-friuli-venezia-giulia/
Di seguito riportiamo stralci di vari articoli sul tema in questione pubblicati nei giorni scorsi:
Genova, 4 Aprile
«La situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza Covid-19 causerà conseguenze molto pesanti ed inevitabili almeno per tutto quest’anno, perché ha bloccato completamente i consumi – sostiene Francesca Recine, presidente di Fismo Confesercenti Genova e vicepresidente nazionale della stessa associazione -.
Per le nostre aziende la pandemia si è rivelata uno tsunami, dobbiamo attrezzarci per fare fronte all’impatto finanziario e garantire la continuità produttiva e occupazionale».
Prato, 3 Aprile
Allarme per gli imprenditori: crescono gli insoluti anche per gli ordini consegnati ad inizio anno
Una percentuale che si aggira fra il 45% e il 50% che ha coinvolto tutta la filiera.
Andrea Cavicchi presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord – sono emersi dati preoccupanti, l’impressione è che molti abbiano giocato d’anticipo sfruttando la situazione di emergenza.
Ancora prima che le imprese chiudessero sono arrivate delle circolari in cui si annunciava l’impossibilità di pagare.
Nella mia azienda la percentuale raggiunge il 50%”.
Padova, 28 marzo
Allarme di Confartigianato
Serve subito un fondo per gli insoluti, o già a fine mese i mancati pagamenti rischiano di far andare in rosso i conti delle nostre piccole e medie imprese. Ripartire diventerà quasi impossibile».
Paolo Bettella, Presidente della funzione aziendale credito di Confartigianato Imprese Padova
Roma, 27 Marzo
Trasportounito porta l’attenzione sulla questione crediti insoluti nel settore autotrasporto, problema che rischia di diventare particolarmente spinoso in questo momento di crisi.
“Con 1,5 miliardi di crediti insoluti e con controparti che non pagano il trasporto e, con l’emergenza, rinviano ulteriormente nel tempo, il saldo di fatture che avrebbero dovuto essere coperte ben prima dell’esplosione del Coronavirus, almeno metà delle imprese italiane di autotrasporto rischia di chiudere in tempi brevissimi”, scrive il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo.
“Le attuali difficoltà operative in cui si trovano le imprese di autotrasporto non sono nulla in confronto allo tsunami finanziario che si sta per abbattere sul settore messo in ginocchio, come più volte denunciato, dall’assenza di norme relative al pagamento differito delle prestazioni di trasporto su strada e quindi dalla totale assenza di certezze circa il pagamento dei crediti maturati”.
Modena, 21 Aprile 2020
Pagamenti dei fornitori, insolute la metà delle fatture
Uno degli effetti dell’emergenza sanitaria è l’aumento a dismisura degli insoluti: si stima che oscillerà attorno al 60% la percentuale di fatture non pagate alle piccole imprese, dato che si aggiunge al ben noto problema del calo del fatturato.
In molti casi questi mancati pagamenti sono giustificati da effettive e gravi difficoltà, ma ci sono anche coloro che approfittano della situazione, nascondendo dietro l’emergenza la volontà di non pagare i propri fornitori.
È necessario verificare l’effettiva situazione di difficoltà finanziaria e punire i furbetti di turno”.
serve che tutto il sistema creditizio entri in campo per garantire anche ai piccoli imprenditori la liquidità necessaria a gestire i flussi di cassa dell’impresa, compresi quelli che hanno rating con qualche problematicità. Perché il rischio è innescare una valanga che si ripercuoterebbe sulle stesse banche”.
Alberto Papotti, (Segretario provinciale di CNA Modena)